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L’alchimia dell’Anima di Claudia Ottone
L’alchimia dell’Anima di Claudia Ottone
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Definito dalla critica “una liturgia pittorica”
Critica d’Arte:
L’Alchimia dell’Anima è una delle opere più potenti della produzione medianica di Claudia Ottone.
Si colloca in uno spazio rituale, a metà tra la pittura visionaria e il linguaggio sacro. La materia si fa linguaggio spirituale, e la forma non rappresenta: attiva.
Con tocchi spessi, dorature vive e una tavolozza ridotta ma simbolica, l’artista costruisce una vera e propria liturgia pittorica.
L’opera è una soglia: non racconta una scena, ma apre un passaggio. È una tela che si comporta come un tempio.
Siamo davanti a un’arte che non cerca consenso, ma trasformazione.
“Solo chi è pronto a lasciare morire il vecchio sé, può sentire il richiamo del Mago.”
— Claudia Ottone
Titolo:
L’Alchimia dell’Anima
Artista: Claudia Ottone
Tecnica: Oro e tecnica mista su tela
Dimensioni: 120x60 cm
Anno: 2025
Opera unica – con certificato di autenticità
Descrizione opera:
In L’Alchimia dell’Anima, Claudia Ottone canalizza un portale di trasmutazione interiore, dove il fuoco e la luce non si oppongono, ma si fondono in un rito iniziatico.
L’opera si struttura in tre livelli: la densità terrena, l’ascesa attraverso il fuoco e la presenza delle entità celesti.
In basso, figure nere avvolte nel silenzio rappresentano il popolo dell’ombra: anime che si risvegliano e si trovano davanti alla scelta eterna dell’anima.
Al centro, lingue di fuoco non distruggono, ma purificano. Sono fuoco alchemico, trasformativo.
Dall’alto, entità dorate discendono come chiavi cosmiche: sono spiriti guida, codici viventi, architetture di luce.
Ogni linea d’oro è un’attivazione. Ogni ala, un simbolo. Ogni silenzio, un’onda vibratoria.
L’opera non chiede di essere compresa, ma attraversata. Chi si lascia toccare, accede a un processo profondo: la morte del vecchio sé e il risveglio della luce interiore.
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